La storia di Vyncent
“Perso nel brivido di tutto”
Incontro Vyncent nel mese più caldo dell’anno.
Insieme camminiamo in una città, in più città, toccando molti temi e mondi attraverso le parole e i sogni, le canzoni e i titoli dei film, tra il ricordo dei treni persi e di quello preso insieme che ci ha fatti incontrare la prima volta anni fa. Anche allora un mese caldo, un vagone affollato di cose/persone, i cuori palpitanti.
Ci ritroviamo e tutto sembra sospeso nel tempo e nello spazio, come una promessa, come un brivido, come una preghiera, come un ricordo.
Chi è Vyncent, me lo chiedo, e se lo chiede spesso anche lui. È un performer, un sostenitore della comunità LGBTQ, un detentore di curiosità assoluta, un nomade perso nel brivido di tutto.
Le mie foto sono accompagnate dalle sue parole, una promessa d’amore bellissima.
Questa è una storia che fa così:
appartenére /ap.par.te.né.re/:
a. Essere di proprietà di o in possesso di qualcuno o qualcosa;
b. Fare parte di qualcosa (una famiglia, una categoria, un luogo)
Apri la porta della vita e già appartieni.
A un nome da ripetere, a un genere da indossare.
A un posto da abitare e a chi lo ha abitato prima di te.
Appartieni alla partita a dadi tra il Fato e i suoi specchi.
Lo ripeto, eppure non sono parte di questo nome.
Lo indosso, eppure non sono parte di questo genere.
Lo abito, eppure non sono parte di questo posto.
E pure di chi lo ha abitato prima di me.
Riparto in salita, nomade in una generazione indisposta.
E se mi ripeterò, lo farò indossando l’abito migliore che ho.
Perché nel mio cuore piccolo so cosa fare da grande:
appartenermi.
Chi è Vyncent
Sono Rhamely, fotografa di storie e persone